Il riassunto delle nostre azioni di Novembre

5 Novembre: con gkn verso la fabbrica socialmente integrata

Domenica 5 Novembre siamo stati a Campi Bisenzio(Firenze) per il meeting internazionale in supporto al Collettivo di Fabbrica Ex Gkn.

All’indomani dell’alluvione che ha colpito la Toscana, la rete di solidarietà si tende in aiuto di chi è statə colpito dagli eventi climatici estremi, mentre continua a progettare la reindustrializzazione dell’ex-Gkn nel segno dell’ecologia e della partecipazione collettiva.

All’assemblea delle 15 saranno presenti lavoratrici e lavoratori internazionali da: CGT (Spagna), Association pour l’autogestion(Francia), Union Syndicale Solidaires(Francia), Collettivo di fabbrica Vio.me, Salonicco(Grecia). Si collegheranno Empresa recuperada de produccion La Cabaña, Rosario(Argentina)

Federacion de Cooperativas de trabajo, Santiago(Cile)

Andrés Ruggeri, coordinatore rete internazionale Economia dei lavoratori e delle lavoratrici, Università Buenos Aires(Argentina)…

La giornata si inserisce nella tre giorni “Un Mondo in Convergenza” con dibattiti, assemblee, eventi e concerti organizzati da Collettivo di fabbrica Gkn, Banca Etica, Democratizing work e Rete Fuorimercato.

Partecipa e sostieni la lotta:

– diffondi la storia di Gkn

– sostieni la Soms e il gruppo di supporto

– sostieni il progetto cargobike: insorgiamo.org/cargo-bike/

– sostieni la reindustrializzazione dal basso: insorgiamo.org/100×10-000/

17 novembre: fuori eni dalle scuole

In un sistema scolastico in cui la componente studentesca viene messa a tacere, gli interessi e la presenza di aziende private all’interno delle scuole sono sempre più forti, la didattica viene deumanizzata a favore della performatività, il fine primo dell’educazione viene distorto, il benessere psicologico di studenti e studentesse viene ignorato.. noi insorgiamo!

Pretendiamo una scuola sicura, accessibile, transfemminista ed ecologista.

Rivendichiamo:

  • Rappresentanza realmente partecipata
  • Percorsi PCTO e leFP sicuri e privi di interessi di imprese private
  • Scuole transfemministe che si curino del benessere psicologico di studentesse e studenti
  • Edilizia e spazi sicuri, accessibili e tutelanti 

Non subiremo ciò che questo governo e questo sistema scolastico ci vogliono prospettare, ora decidiamo noi.

RIPRENDIAMOCI I NOSTRI DIRITTI!

20 NOVEMBRE: TRansgender day of remembrance

Il 20 novembre è stato il Transgender Day of Remembrance, una ricorrenza annuale istituita nel 1999 per commemorare le vittime di transfobia.

Purtroppo di questa forma d’odio e pregiudizio si muore ancora, pensate alle centinaia di persone T uccise in questo 2023, 393 in tutto il mondo, o alle migliaia o decine di migliaia di persone T bullizzate, aggredite o discriminate solo per essere se stess*.

Tutto questo è la punta di un iceberg di sofferenze che subiscono tante, troppe persone che è impossibile nominarle tutte, ma questi tutte accomunate dallo stesso carnefice: il patriarcato.

L’ Italia è il paese con più crimini verso le persone trans in Europa insieme alla Turchia.

Il patriarcato fa anche altre vittime, le donne, il cui conto delle vittime e delle aggressioni aumenta ogni giorno di più.

Pensate a Giulia e a tutte le altre che non ci sono più o a quelle aggredite o semplicemente oppresse dalla nostra malata società. Tutto questo provoca solo dolore e sofferenza.

Non deve piu accadere, non deve mai accadere.

Fridays for future non è solo un movimento ambientalista e per il clima ma è soprattutto un gruppo di ragazz* che lottano per un mondo migliore, per la giustizia sociale, per far in modo che tutto questo non sia piu vissuto e compiuto.

Lo dobbiamo a noi stess* e a tutt* coloro che soffrono o non ci sono più.

Per non dimenticare mai che siamo tutte persone uguali su un piccolo pianeta meraviglioso, la nostra amata e unica Terra.

25 novembre: sciopero al fianco di Non una di meno

Unitɜ nella lotta, il 25 novembre Scioperiamo al fianco di Non Una di Meno!

Nessuna lotta è un’isola.

Il possesso, l’annientamento, lo sfruttamento, l’oppressione. Si verificano nei confronti della Terra e dei popoli così come verso le donne e chiunque esca dai canoni binari.

Ribelliamoci a una cultura che ha normalizzato il possesso, giustificandolo con la gelosia. Che ha normalizzato lo sfruttamento nel nome del mercato

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24 novembre: il black friday

Durante il Black Friday, noi di Fridays for future abbiamo denunciato l’orrore che si nasconde dietro agli sconti e ai profitti record che i marchi della fast fashion ci propongono in questa giornata, che ignorano i diritti dei lavoratori e delle lavoratrici e inquinano acqua e aria.

🏭Infatti, questo settore ha conquistato anche un altro record oltre ai profitti, perché è responsabili del 10% delle emissioni di CO2 mondiali, e consuma 93 miliardi di metri cubi d’acqua all’anno, in più è causa del 20% delle acque inquinate.

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29 novembre: occupato il tetto dell'oval di torino

Cinque attiviste di Extinction Rebellion e Fridays For Future Italia hanno occupato il tetto dell’Oval di Torino.

Imbragate e in sicurezza si sono appese a decine dimetri da terra. Sotto di loro, una delle più grandi fiere mondiali del settore aerospaziale e della difesa.

“ci troviamo in un momento storico in cui le alluvioni, le tempeste, le ondate di calore provocano sempre più vittime. Anche qui, in Italia, in Piemonte” riporta Mang. “Non è più accettabile che banche e governi continuino a investire denaro nella direzione opposta, in guerre distruttive e in progetti di colonizzazione di altri ambienti terrestri”.

E’ il momento di urlarlo, tutte insieme. Nelle scuole, nelle università, nelle piazze di ogni città. Se necessario, anche su tetto degli edifici.

Rompiamo il silenzio. Ribelliamoci per la vita!

30 novembre: fuori eni e leonardo dalle università

A NAPOLI OCCUPATA L’AULA LEOPOLDO MASSIMILLA!

Oggi a Napoli era previsto un incontro all’Università Federico II.

Un incontro di presentazione di ENI, che si presentava come capofila della decarbonizzazione.

Farebbe ridere, se non facesse piangere: una delle “7 sorelle” – così vengono chiamate le 7 multinazionale del fossile più ricche ed al tempo stesso più inquinanti al mondo – non può di certo presentarsi come sostenibile agli occhi delle comunità studentesche!

La pensano così anche a Napoli, dove attivist3 di Fridays Forfuture Mapoli e Lea Climax insieme alla Rete Studentesca Palestina Napoli oggi hanno bloccato l’aula dove il convegno targato cane a sei zampe si sarebbe dovuto tenere, organizzando una contro-conferenza per riappropriarsi dei saperi ancora troppo “inquinati” dai combustibili fossili.

Non è la prima volta che accade: più volte la Federico II ha deciso di intrattenere alla luce del sole non soltanto rapporti con le aziende inquinanti, di cui ENI è l’eccellente rappresentante, ma anche con la Leonardo che con le sue armi in questo momento contribuisce al massacro di civili in territorio palestinese ad opera dell’esercito israeliano.

Sembra quasi di giocare ad “unisci i puntini”: quello stesso Roberto Cingolani – o CingolENI? – che non mosse un dito da ministro della transizione ecologica verso le nostre istanze di contrasto alla crisi climatica è oggi amministratore delegato di Leonardo Spa.

Da qui ci poniamo una domanda: Il futuro della decarbonizzazione e della transizione ecologica è oggi nelle mani di bugiardi e finanziatori di armi? Ai posteri l’ardua sentenza.

Intanto, ci uniamo al grido dell3 attivist3 di Napoli: Palestina libera, fuori ENI e Leonardo dalle nostre università!

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