Il governo Meloni ha un evidente problema di conflitto di interessi con le aziende inquinanti

Il Governo ha un evidente problema di Conflitti di Interessi con le Aziende Inquinanti.

Un decreto del 7 novembre ha istituito ufficialmente la Commissione Ministeriale che lavorerà alla revisione completa del Codice dell’Ambiente e delle norme ambientali.

La Commissione dovrà mettere mano al Testo Unico del 2006 che tratta i processi autorizzativi in materia ambientale (Valutazione di impatto ambientale, Valutazione di impatto strategica e Autorizzazione integrata ambientale) fino alla tutela del rischio idrogeologico, dell’inquinamento delle acqua, alla gestione di scarichi e rifiuti.

Ma tra i 32 membri della Commissione – composta da docenti, esperti, avvocati – si contano figure direttamente interessate dalle norme… molto direttamente.

Pasquale Frisina, avvocato che ha seguito diverse cause del gruppo Caltagirone; Stefano Mazzoni, geologo che ha lavorato in Eni spa Natural Resources; Elisabetta Gardini, che ha seguito vicende legali dell’Eni; Teodora Marrocco, che ha lavorato con Snam; Aristide Police, nel panel dei legali di Enel; Angelo Lalli, dello studio Piselli & Parteners con un’importante esperienza nel mercato Oil & Gas; e altri titolari di società specializzate nei rifiuti.

Ci chiediamo come mai il Ministro abbia ritenuto queste figure adatte a modificare norme così delicate, che seppur con i loro limiti rappresentano degli strumenti di difesa importanti per l’ambiente.

Non ci sentiamo affatto rassicurat* dal sapere che queste norme potranno essere riscritte da chi da anni rappresenta gli interessi delle aziende fossili o di chi sta cementificando il paese.

Finchè il parere delle compagnie inquinanti sarà ascoltato più del parere di scienziat*, espert* e attivist* impegnat* a tutelare il pianeta e risolvere la crisi climatica, la nostra sfiducia nelle istituzioni sarà totale.

Di fronte a una politica sorda e distante, fare rumore nelle piazze e continuare a protestare è indispensabile. Non stanchiamoci mai di farlo.

• Fonte: Il Fatto Quotidiano

Ti è piaciuto questo articolo? Condividilo!