Attiviste e attivisti di Fridays For Future sono scesi in piazza anche a Roma davanti all’Ambasciata finlandese per protestare contro l’accensione della centrale Datteln 4, situata in Germania e posseduta da Uniper, una compagnia energetica di proprietà della Fortum, società controllata al 51% dal governo finlandese.
Mentre ci avviciniamo sempre di più al punto di non ritorno, la nuova centrale elettrica a carbone ha cominciato la sua attività il 30 maggio, con la complicità di Germania e Finlandia, creando così una nuova minaccia per la qualità dell’aria e per il clima.
Il 1° luglio 2020, la Germania ha assunto la Presidenza dell’Unione Europea e per 6 mesi avrà la possibilità di influenzare l’agenda e le priorità dell’UE. Affinché la Germania possa dare il buon esempio agli altri Stati membri dell’UE in termini di strategia per il clima, deve cambiare la sua attuale politica energetica, che procede ancora una volta nella direzione contraria a quella che noi auspichiamo.
È ora che il Parlamento Europeo e la commissione per l’ambiente rispettino gli Accordi di Parigi che hanno sottoscritto e ascoltino la nostre voci prendendo sul serio gli impegni per evitare il disastro climatico e trasformare l’Europa che conosciamo ora in un’Europa sostenibile e vivibile per noi e per le future generazioni.
Il tempo del carbone è finito. Il cambiamento è qui, che vi piaccia o no.
Chi non ha potuto raggiungere Roma ha partecipato al#DigitalStrike: scattandosi una foto con il cartello e postandola sui social usando gli hashtag #stopdatteln4 e #scioperoperilclima.