Ondate di calore hanno colpito la Siria nel corso di questa estate, sono durate giorni e le temperature sono arrivate fino a 48 gradi provocando anche blackout energetici.
Per gli abitanti dei campi di Idlib e Aleppo una situazione del genere significa anche un alto rischio di morte. Nella situazione in cui si trovano infatti non è possibile adattarsi o trovare soluzioni. Nelle tende in cui abitano il calore non può essere evitato e si amplifica. I medici dicono che che hanno visto aumentare i casi di sindrome da calore soprattutto nei bambini e negli anziani. Un modo per resistere è l’idratazione, ma non sempre l’acqua è disponibile.
Le ondate di calore stanno aumentando in tutto il mondo. Sono un altro degli eventi che vengono portati all’estremo dai meccanismi dovuti al riscaldamento globale. Dagli anni Cinquanta sono diventate più lunghe e più frequenti.
3 miliardi di persone vivranno in luoghi che non saranno più abitabili a causa dell’aumento delle temperature entro cinquant’anni, e in alcune aree è previsto un aumento di 7 gradi, una situazione in cui fisiologicamente l’uomo non può vivere.
La crisi climatica colpisce i più deboli. Per questo motivo Fridays For Future si appella alla Giustizia Climatica. La Terra è la nostra casa, quella dove abitiamo e gli effetti di quello che stiamo provocando riguardano tutti.
Fonte: Syriahr