Un nuovo studio pubblicato su Nature ha confermato che il 50-70% delle piattaforme di ghiaccio antartiche potrebbe indebolirsi e collassare, sciogliendosi.
Le piattaforme sono tavolati galleggianti che si formano in corrispondenza della costa, hanno imponenti pareti verticali e proteggono i ghiacciai retrostanti. Se spariscono, anche le masse che le utilizzavano come contrafforte scivolano verso il mare, e subiscono l’influenza delle maggiori temperature oceaniche. Secondo gli studiosi il fenomeno non sarà graduale, come d’altronde è normale che accada nei processi naturali. Potrebbe accadere anche nel giro di ore o giorni, come successo alla piattaforma Larsen che nel 2012 nel giro di tre settimane si era ridotta di oltre 3 mila chilometri quadrati. La causa è dovuta alla combinazione di due fattori: il riscaldamento dell’oceano e l’aumento delle temperature atmosferiche.
Contemporaneamente nell’Artico è in corso un disastro al rallentatore: ghiaccio ai minimi, fusione del permafrost e incendi. Stiamo perdendo i condizionatori del nostro Pianeta: senza neve e ghiaccio meno luce solare verrà riflessa e un quantitativo maggiore di calore verrà assorbito da oceani e terre emerse con conseguenze disastrose per l’umanità intera.
Non c’è più tempo. Non si può più aspettare di mettersi d’accordo, di valutare, di considerare e di aspettare l’evoluzione degli accordi. Il Pianeta procede verso una dimensione che renderà difficile all’uomo sopravvivere. Agiamo ora!
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