Il governo Draghi riuscirà a portare avanti la Transizione Ecologica?

Da quando si è insediato abbiamo iniziato a fare pressioni sul nuovo Governo Draghi perché tratti la Crisi  Climatica come l’emergenza che è, per questo il 10 febbraio, proprio durante le consultazioni, abbiamo mandato una lettera all’attuale premier:

Inoltre il 19 febbraio siamo sces* in piazza (offline e online) con le stesse rivendicazioni. A parole il nuovo Presidente del Consiglio ci fa ben sperare: «vogliamo lasciare un buon pianeta, non solo una buona moneta» è quanto ha dichiarato con il suo discorso al Senato.

La scelta della sua squadra di Governo, però, va in tutt’altra direzione, come sottolineato in questo articolo di Domani. A partire dal ministro Cingolani, messo a capo del nuovo e tanto atteso Ministero per la Transizione Ecologica, il cui passato non lascia intuire particolare esperienza in campo ecologico, né una particolare simpatia per le rinnovabili, semmai più per il gas fossile. Non ci rassicura nemmeno Giorgetti – le sue posizioni rasentano il negazionismo – allo Sviluppo Economico, ministero dove vengono prese decisioni che impattano moltissimo sul clima.

Riusciranno i nostri eroi a non deluderci e a condurre l’Italia verso un futuro a zero emissioni?

Noi abbiamo le idee chiare sulla transizione che vogliamo, che trovate su https://ritornoalfuturo.org/: una transizione non solo tecnologica, ma che tenga conto dei nostri principi di Giustizia Climatica. Una transizione che dia una vera priorità all’ambiente e alle persone, e metta ai margini chi inquina speculando sulla nostro futuro.

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