Face the Climate Emergency! Il messaggio di Marta

“Ho quattordici anni e sto progettando la mia vita mentre immagino il mio futuro. Sogno di intraprendere la strada della biologa marina ma ho fatto un calcolo: nel 2050 avrò l’età di mia madre, un’età nella quale la propria carriera dovrebbe essere definita e stabile. Ma a quel punto che cosa rimarrebbe del mare?

L’anidride carbonica presente in atmosfera è già oggi a livelli più alti degli ultimi 800.000 anni, e sta ancora crescendo. Leggendo gli studi degli scienziati mi accorgo che la CO2 verrà assorbita dagli oceani, determinerà l’acidificazione dell’acqua e questo danneggerà le strutture di carbonato di calcio che proteggono il fitoplancton e i piccoli organismi marini, interrompendo lo sviluppo di interi ecosistemi.
Le variazioni di temperatura dell’acqua sconvolgeranno le correnti marine provocando danni imprevedibili. La maggior parte delle specie marine andrà incontro all’estinzione e la barriera corallina è già matematicamente del tutto distrutta.

Qualche tempo fa sono andata al MUSE di Trento, un museo scientifico molto bello, e ho visto due cose che mi hanno impressionato.
Nella sezione che riguarda la paleontologia viene descritta l’estinzione di massa avvenuta tra Permiano e Triassico, 251 milioni di anni fa, che fu provocata da un aumento della CO2 in atmosfera, non a causa dell’uomo ovviamente, ma per una catena di eventi vulcanici: allora l’acidificazione dei mari produsse un effetto a catena su tutti gli esseri viventi e il 95% della vita sulla terra venne distrutta: per uno strato che corrisponde a 200.000 anni non si trovano più fossili. Questo somiglia tremendamente a quello che sta accadendo, perché nessuno lo dice?
L’altra cosa che mi ha impressionato è stato il discorso di Severn Cullis-Suzuki , una ragazzina di 12 anni che nel 1992 si è rivolta ai potenti riuniti al Vertice della Terra a Rio de Janeiro per metterli in allarme sul rischio che correva il pianeta e sull’urgenza di agire. Perché nessuno l’ha ascoltata allora? Perché minimizzano quanto dice Greta oggi? L’economia è più importante della vita?

La responsabilità è dei potenti. Ma quando parlo di Fridays for Future alle mie amiche sbuffano e mi chiedono se non ho di meglio da fare, mi dicono che non farò la differenza scendendo in piazza.
Vero, ma gli dico che se tutti noi facessimo come loro, oggi a manifestare non ci sarebbe nessuno.
“Piuttosto perché voi non venite?”, chiedo. “Perché alle volte bisogna pensare a sé stessi ed essere egoisti” mi rispondono.
Così mi chiedo chi più di me, più di noi, non sia egoista. Perché in fondo io voglio salvare il mio futuro. Non posso arrendermi.

Le persone non trattano la situazione come un’emergenza perché non ne vedono gli effetti immediati, non si rendono conto che la nostra casa è in fiamme, ma noi chiediamo a tutti di aprire gli occhi e di trattare la crisi come tale e chiediamo ai politici che agiscano immediatamente, permettendo cambiamenti drastici in grado di invertire la rotta e di azzerare le emissioni.”

Marta

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