La Francia vieta alcuni voli domestici, tra due città che possono essere raggiunte anche in treno

Sabato 10 aprile l’assemblea nazionale francese ha approvato in prima lettura una legge per vietare i voli interni tra due città che possono essere raggiunte anche in treno in meno di due ore e mezza.

Linee aeree per tragitti così brevi non hanno motivo di esistere, soprattutto considerando che dobbiamo urgentemente ridurre le nostre emissioni di CO2.

Questa misura fa parte di un insieme di leggi per ridurre le emissioni di CO2 del 40% entro il 2030 e prevede l’abolizione di varie tratte domestiche, tra cui Parigi-Nantes, Parigi-Lione e Parigi-Bordeaux.

La proposta inizialmente formulata dall’assemblea cittadina per il clima di 150 cittadini era di vietare i voli interni in caso di alternative via treno inferiori alle 4 ore, ma la legge ha ridotto il limite a 2 ore e mezza in seguito a critiche provenienti dalle regioni francesi più isolate e da varie compagnie aeree. 

La scelta è stata avallata anche dal ministero dei trasporti, che ha dichiarato che i parametri precedentemente formulati avrebbero isolato i territori senza sbocco sul mare.

Per quanto una proposta legislativa di questo tipo possa essere accolta con favore, dobbiamo però ricordare che ogni legge e azione per affrontare la crisi climatica dev’essere necessariamente basata sul principio di equità, che significa che a pagare la transizione ecologica non devono essere né le lavoratrici e i lavoratori, che hanno diritto ad essere reimpiegati dignitosamente, né chi usufruisce del trasporto pubblico. Spesso l’aereo è più conveniente del treno per la medesima tratta: i prezzi dei biglietti ferroviari devono cambiare per garantire a tutt_ il diritto di spostarsi in modo più sostenibile!

Fonti:

The Guardian

Il Post

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