Il governo ha approvato un piano nazionale di ripresa e resilienza senza tenere conto della miglior scienza sul clima e dell’Accordo di Parigi.
Centinaia di migliaia di persone si sono mobilitate per chiedere di affrontare la crisi climatica, protestando e portando delle proposte (ritornoalfuturo.org). Continuare a non agire significa ignorare la popolazione oltre che i nostri diritti.
Tutto questo non è stato incluso nel piano nazionale, e perciò venerdì 30 abbiamo manifestato a Roma e Bologna. Siccome continuano a non vedersi le azioni necessarie, continuiamo a far sentire le nostre voci!
Per questo alcun_ student_ hanno deciso di non frequentare le lezioni fino al 21 maggio, data del Summit Mondiale della Salute (a Roma) dove i leader mondiali parleranno di come evitare altre pandemie, mentre alimentano la crisi climatica e la distruzione della biodiversità che sono tra le cause della propagazione di malattie e epidemie.
Abbiamo bisogno che la crisi climatica venga affrontata adesso. Non ci servono più obiettivi di riduzione delle emissioni o di “zero netto” lontani nel tempo e pieni di scappatoie.
Andare a scuola per cosa? Per vivere domani in un pianeta devastato dalla crisi climatica?
Per altre informazioni leggi il comunicato stampa.