L’anno scorso abbiamo marciato per le strade del mondo, segnalando l’emergenza climatica, denunciando un mondo in fiamme, dal Brasile alla Siberia, all’Australia.
Abbiamo ascoltato le promesse di un mondo migliore e di una società sostenibile. Ma oggi la stessa Amazzonia sta tremando davanti all’arrivo di un altro tipo di focolaio.
A Manaus è arrivata la pandemia. Capitale e cuore della foresta amazzonica, la città si trova in una zona remota, il suo sistema sanitario è crollato, e la curva dei casi di Covid-19 cresce inesorabile, oltre 100 morti al giorno.
Le popolazioni indigene nel cuore della foresta amazzonica lanciano un appello e supplicano i paesi sviluppati, i cui sistemi sanitari hanno già potuto recuperare, di avere pietà, e aiutarli ad evitare la morte in massa della popolazione amazzonica. Occorono donazioni, attrezzature mediche, persone qualificate, volontari e attenzione.
Proprio in questi stessi giorni, la deforestazione in Amazzonia ha ripreso a un ritmo mai visto prima. Come tutti sanno, l’emergenza climatica è la più grande sfida della nostra generazione. Rischia di diventare la strada di non ritorno, verso l’estinzione della società in tutti i paesi, in tutti i continenti.
Una morìa tra le comunità tradizionali in prima linea nella custodia e nella difesa della Foresta Amazzonica sarà una perdita con conseguenze globali.
Più che mai, salviamo Manaus, salviamo l’Amazzonia: SOS Amazônia!
Per donazioni:
– il fondo d’emergenza istituito dal COICA è l’Amazon Emergency Fund
– il fondo Covid-19 di AIKAX per la comunità Kuikuro
– anche MSF è attivo localmente