Perché dobbiamo restare sotto 1,5°C e non 2°C? Le conseguenze

Gli Accordi di Parigi impegnano i Paesi a mantenere il riscaldamento globale il più possibile sotto ai 2°C rispetto all’era pre industriale. Secondo gli scienziati però è vitale non superare 1,5°C. Mezzo grado per noi umani sembra poco. Per la biosfera è moltissimo

E oggi abbiamo già raggiunto +1,28°, e le emissioni non stanno calando. Arrivare a 2° sarebbe troppo rischioso. Ecco qualche esempio di cosa cambierebbe:

  • L’Artico in estate sarebbe libero dai ghiacci un anno ogni 10 (e non ogni 100 come sarebbe con 1,5° di aumento). 
  • Il livello dei mari aumenterebbe non di 40 ma di 46 centimetri
  • A 1,5° sono a rischio 69 milioni di persone, 79 milioni a 2°.
  • E un quinto degli insetti, il 16% delle piante, l’8% dei vertebrati vedranno ridotte della metà le aree in cui vivere.
  • I raccolti passano da una perdita del 3% a una del 7%, con un aumento di 0,5°.
  • Sotto 1,5° le perdite del PIL globale saranno pari allo 0.3%, a 2° arriveranno a 0.5%.

Non possiamo accettare il consiglio dell’Accordo di Parigi di stare entro i 2° di aumento delle temperature. Non possiamo giocare con la vita delle persone. Deve essere imperativo rimanere sotto 1,5°. 

Per farlo non è più possibile aspettare accordi e compromessi. 

Fonte:  IPCC, report speciale su 1,5°C di riscaldamento globale 

 

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