Venerdì siamo sces_ in piazza a Bologna e Roma per fare pressione sui parlamentari e chiedere ai media di parlare dei fondi europei di cui finora non si è discusso, che dovevano costruire un piano per la crisi climatica e sociale, e che invece deludono.
Il piano è un impegno a trovare finte coperture sostenibili per i settori inquinanti, non una strategia per riconvertirli e realizzare alternative compatibili con la vita del pianeta, delle persone, della società.
Il piano ripete parole obsolete e distruttive: privatizzazione, metano, grandi opere, allevamenti… in piazza abbiamo portato invece le parole che curano e i suoni del cambiamento.
Protesta, alza la voce e fai sentire le tue parole.
Rivendichiamo il diritto a un’eredità che non sia debito economico ed ecologico, ma inclusione, beni comuni, rinascita
Lo hanno spiegato benne gli attivisti in piazza a Bologna, con discorsi (e illustrazioni) chiarissimi. Ecco qui il video.
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