La centrale nel parco nazionale del Pollino

Nel Parco Nazionale del massiccio del Pollino, riserva naturale a cavallo tra la Basilicata e la Calabria, tra i pini loricati è possibile scorgere un animale rozzo, goffo, inadatto all’ecosistema che lo circonda, oseremo dire mostruoso: sì, un ecomostro!

Si tratta della Centrale del Mercure, riconvertita a biomasse da Enel nel 2002.
Perché non se ne sente parlare? Perché invece se ne dovrebbe?

Le centrali a biomassa emettono grandi quantità di anidride carbonica – anche più dei combustibili fossili -, diossina e polveri sottili. La centrale del Mercure si trova su un sito mai bonificato, preleva grandi quantità d’acqua dal fiume Mercure e utilizza strade inadeguate al traffico degli automezzi per il trasporto della biomassa. In più, denuncia l’ISDE, lavora a una potenza circa 20 volte superiore a quella ammessa dal regolamento del Parco.
Ai problemi ambientali si sommano gli interessi criminali in gioco.

Comitati, associazioni, amministrazioni dei comuni limitrofi e lo stesso direttivo del Parco Nazionale del Pollino si battono da anni per proteggere la salute, l’ambiente e la biodiversità dell’area e per contrastare questo impianto che brucia ogni giorno ben 350mila tonnellate di legname.

La legge considera le biomasse una fonte rinnovabile, ma la ricrescita degli alberi non è abbastanza veloce da poter compensare i danni del taglio e della combustione di così tante piante.

Dopo una storia travagliata di chiusure e riaperture, la vicenda non è ancora risolta. Ma le cittadine e i cittadini dei comuni che si affacciano sul Parco Nazionale del Pollino come Viggianello, Rotonda e Laino Borgo non sono sol*!

Il 9 Febbraio si chiuderà una consultazione pubblica indetta dalla commissione Europea per la revisione delle regole sulle energie rinnovabili, tra le quali anche quella che permette a queste centrali di essere considerate “verdi”: puoi firmare questa petizione o partecipare direttamente alla consultazione qui 

Clicca qui per approfondire! 

Credits: Fridays For Future Cosenza

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