Scorrendo la lista delle 100 aziende responsabili del 71% delle emissioni di CO2, leggiamo al 30° posto il nome di un’azienda a noi ben nota: Eni.
ENI è attualmente sotto processo, insieme a Shell, con l’accusa di corruzione internazionale aggravata per aver ottenuto la concessione del blocco petrolifero nigeriano OPL 245 tramite il pagamento di una tangente di 1,1 miliardi di dollari.
Il processo non si è ancora concluso, eppure da poche settimane Eni ha avviato un arbitrato contro la Nigeria presso l’Icsid di Washington perchè ritiene che le accuse di corruzione siano infondate.
Perché tanta fretta?
Se la licenza d’esplorazione “concessa” dallo stato nigeriano non verrà convertita in licenza d’estrazione entro aprile 2021, Eni perderà ogni diritto sul blocco petrolifero.
L’azienda che tanto si dipinge come green freme per estrarre ulteriore petrolio dal continente africano!
Chiediamo l’aiuto di tutt* per fare pressione affinchè le testate mainstream raccontino il vero volto di Eni, e affinché lo Stato Italiano così come le Banche smettano di dare a Eni enormi finanziamenti ogni anno… che tanto si sa dove vanno a finire: in devastazioni o green e cultural washing!
Fonti:
– le 100 aziende più inquinanti al mondo
– Sulla causa alla Nigeria
– Sulla accusa di corruzione
– Sul cultural washing
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