Eni e Confindustria nel G20

Quest’anno il G20 è presieduto dall’Italia, che coordina il vertice dei capi di stato e di governo e dei ministri delle nazioni che producono circa il 90% del Pil mondiale.

La presidenza del Consiglio ha scelto di nominare Francesco Ciaccia, manager di Eni, e Giovanni Dioguardi, dirigente di Confindustria, come esperti senior dell’ufficio sherpa (ossia i rappresentanti personali dei Capi di Stato o di Governo, con il compito di “guida politica” nel processo preparatorio dei Vertici e di negoziare la Dichiarazione Finale dei Leaders)

Il vertice, il 30–31 ottobre, è preceduto da vertici ministeriali su tematiche specifiche, che hanno lo scopo di raggiungere conclusioni condivise.

Per gestire i negoziati è stato creato una delegazione sotto la guida della Presidenza del Consiglio. Il gruppo è formato anche da collaboratori esterni, e la maggior parte di questi sono ricercatori o professori universitari.
Troviamo però anche Francesco Ciaccia e Giovanni Dioguardi come «esperti senior» dell’ufficio sherpa che fa capo al consigliere diplomatico.

Secondo quanto ricostruito da Domani (e non smentito da Eni) Ciaccia è referente del tavolo ambiente e energia per il G20 Ambiente, clima e energia che si terrà a luglio a Napoli.

Eni è una delle aziende italiane con il più alto livello di emissioni di gas serra al mondo, tra le realtà principalmente responsabili dell’emergenza climatica in corso: le sue emissioni globali sono maggiori di quelle dell’Italia.
Come si può affidare questo compito a un suo amministratore?


Fonti:
“Il governo ha affidato i negoziati del G20 a Eni e Confindustria”, Domani

“G20, inchiesta del Domani su Presidenza italiana. Greenpeace: «Il governo spieghi perché ha affidato a un manager ENI il ruolo di referente del tavolo ambiente e energia del g20»”, GreenPeace

 

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