Leggi le slide che seguono realizzate in collaborazione con @croceviaterra










Lo scorso novembre la COP16 si era conclusa a Cali, in Colombia, con qualche accordo ma ha fallito nel proteggere i diritti territoriali dei popoli indigeni – i migliori custodi dell’ambiente.
C’è stata anche una prevedibile spinta verso una maggiore “finanziarizzazione” della natura. L’urgenza di intervenire per proteggere la nostra biodiversità è reale, ma governi e industria della conservazione continuano a proporre false soluzioni come i crediti di biodiversità, un’idea basata sulle già controverse compensazioni delle emissioni di carbonio.
Per saperne di più sui crediti di biodiversità guarda il video e poi condividilo: la gente deve sapere che questi schemi non risolveranno la crisi climatica e di biodiversità ma, anzi, favoriranno il furto delle terre indigene.