Dai TeachersForFuture, una nota che invitiamo a leggere al primo Collegio Docenti, in ogni scuola di Italia.
“Cari colleghi,
sta per iniziare un anno scolastico che potremmo definire storico.
Possiamo considerarlo il primo della definitiva presa di coscienza dell’emergenza climatica.
Il clima cambia ad una velocità impressionante, ce ne accorgiamo tutti, e le altre cose con lui, sia quelle negative che quelle positive, che sono la capacità di reazione di tanti esseri umani ed il loro impegno nel modificare questo modello distruttivo di società.
Il molto citato Zygmunt Bauman sostiene che la modernità è la convinzione “che il cambiamento è l’unica cosa permanente e che l’incertezza è l’unica certezza”.
Dobbiamo quindi attrezzarci ed organizzarci secondo modalità elastiche e duttili per adeguare il nostro insegnamento e più in generale le nostre azioni a questo ambiente (materiale e culturale) in continua “evoluzione”, o meglio in continuo “cambiamento”…
Come forse saprete, a partire dal 20 settembre si terranno a livello globale mobilitazioni e manifestazioni contro la crisi climatica e il collasso ecologico del pianeta, che vedono sempre più protagonisti i nostri ragazzi e studenti, anche in Italia. Molti insegnanti si stanno organizzando per sostenerli e supportarli. Quindi è ora di fare il punto della situazione storica che stiamo vivendo:
- il negazionismo sui cambiamenti climatici si sta squagliando insieme ai ghiacci dell’Artico…
- le remore a considerare la scuola come soggetto che affianca e supporta i movimenti giovanili e le loro azioni svaniscono…
- la dead line del 2030, cioè la data indicata dall’ONU entro cui la società dovrebbe attuare una radicale conversione ecologica e transizione energetica, si sta avvicinando: anzi purtroppo sembra che il limite del non ritorno si avvicini molto di più del semplice passare del tempo…
Siamo quindi chiamati tutti, in ognuna delle dimensioni della nostra vita, a mettere in campo quanto possibile per invertire la rotta: con azioni individuali, sul lavoro, nell’impegno civile e politico, nel riconoscere questo impegno nei nostri ragazzi ogni qualvolta avanzano le loro rivendicazioni a un futuro per le generazioni a venire.
Invito inoltre a riflettere sul fatto che alcune scuole in Italia hanno dichiarato, con un atto ufficiale, lo “stato di emergenza climatico ed ecologico” per legittimare l’impegno civile dei ragazzi, organizzare attività e progetti sempre più numerosi che abbiano al centro la salvaguardia del mondo naturale, e favorire il coinvolgimento degli studenti nell’opera di pressione politica nei confronti delle nostre istituzioni.
Quello che ci accomuna, oltre ad essere cittadini del mondo, è il nostro ruolo di insegnanti ed educatori: percorriamo insieme questo nuovo anno di lavoro, supportandoci a vicenda.”
La scuola è il primo luogo dal quale ripartire per creare una vera cultura ambientale e una vera coscienza attiva: per questo siamo entusiasti di vedere che anche gli insegnanti scendono in campo accanto ai loro studenti, si organizzano e sono pronti a combattere insieme la più grave crisi del nostro tempo.
Mercoledì 4 settembre si terrà a La Spezia il primo incontro TeachersForFuture: ci auguriamo che l’avvio di questi lavori raggiunga obiettivi condivisi e che sproni all’emulazione tutti i docenti d’Italia. Noi ragazzi ci siamo, ma abbiamo bisogno del vostro aiuto. Non lasciateci combattere soli.
1 settembre 2019
Teachers For Future Italia