Avete presente le ondate di calore che sempre più spesso viviamo nelle nostre città, e che già oggi causano moltissime morti, soprattutto tra i più anziani?
Ebbene, così come sulla terraferma, anche nell’oceano si verifica lo stesso fenomeno – e la causa della sua frequenza anomala è sempre la stessa: la crisi climatica!
Si parla di ondate di calore marine quando le temperature dell’acqua aumentano in maniera estrema per almeno 5 giorni consecutivi.
Acque più calde rafforzano, per esempio, gli uragani e le tempeste – che già sono resi più frequenti dalla crisi climatica.
Questi eventi improvvisi possono avere effetti devastanti anche sull’ecosistema marino: dallo spostamento di grandi gruppi di pesci verso altre zone dell’oceano, al collasso delle foreste di laminarie, allo sbiancamento dei coralli, fino ad eventi di mortalità di massa degli uccelli marini.
E come ci si potrebbe aspettare, anche le ondate di calore marine sono sempre più frequenti, e si stima che se il surriscaldamento globale continuerà ai ritmi attuali, presto i periodi di riscaldamento estremo arriveranno a durare quasi per tutto l’anno, con conseguenze catastrofiche.
Gli oceani ci hanno protetto finora, assorbendo calore e CO2. Ma ora sono al limite della loro capacità, e fenomeni come l’innalzamento, il riscaldamento e l’acidificazione si ripercuoteranno con violenza su di noi.
Non abbiamo alternativa: dobbiamo fermare questo disastro prima che sia troppo tardi!
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