25 novembre, la parità e il suo ruolo anche contro la crisi climatica!

Il 25 novembre è stata la giornata internazionale contro la violenza sulle donne.
Non possiamo esprimere il nostro NO alla violenza sulle donne solo quando è mainstream. Dobbiamo parlarne ogni giorno e in ogni occasione.

Perché parlarne il più possibile?
E cosa c’entra con la crisi climatica?

1. Ne parliamo perché condividiamo la lotta per l’equità, come prevede il diritto internazionale e la nostra Costituzione.

2. Ne parliamo perché vogliamo cambiare questo sistema tossico, patriarcale, dominato dalla logica predatoria nei confronti dei più deboli, delle donne, delle persone di altre etnie e culture, delle minoranze, dei paesi più poveri, degli animali, della natura, delle risorse del pianeta e del futuro delle generazioni più giovani.

3. Questa lotta è anche strettamente collegata con la risoluzione dell’emergenza climatica e ambientale in atto. Come si vede nella  immagine sottostante, tratta da Project Drawdown, una fetta consistente tra le soluzioni per ridurre le emissioni è riconducibile alla parità dei diritti tra donne e uomini.
Le voci “Educating Girls” e “Family Planning” indicano infatti alcune tra le azioni più efficaci: questi diritti, “se garantiti”, possono contribuire a ridurre le emissioni fino all’8.6%!
La libertà di istruirsi e di scegliere quando e se fare una famiglia deve essere la medesima per donne e uomini, così come deve esserci la stessa libertà di dire NO.

Siamo vicini a tutte le donne che subiscono violenza: denunciate, lottiamo insieme

Approfondimenti: Project Drawdown

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