La crisi climatica e una generazione tradita

“Noi giovani siamo profondamente preoccupati per il nostro futuro. L’umanità sta causando la sesta estinzione di massa e la situazione climatica globale è sull’orlo di una crisi catastrofica. Milioni di persone in tutto il mondo stanno già subendo delle drammatiche conseguenze. Ciononostante, siamo ancora lontani dal raggiungimento degli obiettivi stabiliti dall’Accordo di Parigi. 

Noi giovani costituiamo più della metà della popolazione globale. La nostra generazione è cresciuta con i cambiamenti climatici e noi dovremo affrontarli per il resto della nostra vita. Nonostante ciò, molti di noi non sono inclusi nel processo decisionale. Siamo il futuro inascoltato dell’umanità. 

Non accetteremo più questa ingiustizia. Chiediamo giustizia climatica! E la chiediamo per tutte le vittime passate, presenti e future della crisi climatica. Per questo stiamo insorgendo! Nelle scorse settimane siamo scesi in migliaia per le strade di tutto il mondo. Ora faremo sentire le nostri voci. Il 15 di marzo protesteremo in ogni singolo continente.

È arrivato il momento di affrontare la crisi climatica come una crisi. È la più grande minaccia nella storia umana e noi non accetteremo di estinguerci. Non ci piegheremo a una vita di paura e devastazione. Abbiamo il diritto di poter vivere i nostri sogni e le nostre speranze. Il cambiamento climatico è già qui. Delle persone sono già morte, stanno morendo e moriranno a causa sua. Ma possiamo mettere fine a questa follia e lo faremo.

Noi giovani ci stiamo mobilitando. Cambieremo il destino dell’umanità, che vi piaccia o meno. Manifesteremo insieme insieme il 15 Marzo, e molte altre volte ancora, finché giustizia climatica non sarà fatta. Chiediamo a tutti i decisori politici di tutto il mondo di prendersi la responsabilità di risolvere questa crisi o di dimettersi. Ci avete deluso in passato e se continuerete a deluderci anche in futuro, noi giovani di questo pianeta cambieremo le cose da soli. Abbiamo cominciato a muoverci e non ci fermeremo più.”

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