Nella notte tra il 9 e il 10 dicembre sono partiti i lavori di ampliamento del cantiere in Val Clarea, in Piemonte, per la costruzione della nuova linea Torino-Lione.
La costruzione di questa grande opera inutile è un altro attacco al territorio e al nostro futuro: emissioni di CO2 spropositate, distruzione di un ecosistema e costi troppo elevati.
La Corte dei Conti europea ha bocciato il progetto ritenendolo eccessivamente costoso e dichiarando che i vantaggi sarebbero minori della spesa.
Anche il sindaco di Lione ha affermato di non volere questa linea perchè distruggerebbe troppi ecosistemi e sarebbe un disastro ecologico. Solo per ampliare il cantiere sono stati abbattuti molti alberi e se i lavori dovessero proseguire spariranno interi boschi, in una regione già segnata da problemi idrogeologici.
In questo momento di crisi la priorità dello Stato è continuare a investire in inutili grandi opere, piuttosto che mettere a posto il precario sistema sanitario o quello scolastico, o avviare una reale transizione ecologica.
La costruzione del tunnel produrrebbe circa 10 MILIONI di tonnellate di CO2, che sarebbero compensate – qualora tutto proceda secondo i piani – non prima del 2055, che non è in linea con l’obiettivo dell’accordo di Parigi.
La terra deve essere rispettata se vogliamo uscire da questa crisi e i finanziamenti devono essere indirizzati per migliorare le condizioni di vita di tutt*, non per gli interessi di poch*.