Sabato 27 gennaio 2024 il Coordinamento @no_inceneritore_fusina , @pandora_laboratorioclimatico e @fridaysforfuture_venezia hanno occupato una stazione di benzina di ENI, perché la multinazionale italiana vuole costruire un inceneritore a Porto Marghera per poter bruciare 190mila tonnellate di fanghi contaminati all’anno.
La terraferma veneziana è un territorio già avvelenato da decenni di impianto petrolchimico tra i più inquinati d’Europa per i livelli di polveri sottili nell’aria, e contaminato da alti livelli di PFAS (composti chimici sintetici resistenti e nocivi).
L’inceneritore di Eni e, in aggiunta, quello precedentemente proposto da Veritas (ente locale per i rifiuti), hanno l’obbiettivo di smaltire i fanghi contaminati soprattutto da PFAS, senza che però stiano venendo minimamente rispettate le norme di prevenzione per i rischi sanitari e ambientali previsti.
A fine marzo 2024 le amministrazioni pubbliche, locali e regionali, dovranno decidere se approvare o meno la costruzione dell’impianto e per questo nei prossimi mesi sono previste mobilitazioni e iniziative per far capire qualcosa di molto semplice.
Non possiamo accettare un altro impianto inquinante soprattutto da chi, come ENI, distrugge territori in tutto il mondo e continua a essere tra i più grandi produttori di fonti fossili!
Lottare contro la crisi climatica significa anche difendere i territori in cui viviamo!
💪🏼INSIEME POSSIAMO FERMARLI!Unisciti a noi!💪🏼