Ridurre l’attuale consumo di gas investendo nell’energia pulita non è solo fattibile, ma porterebbe risparmio e posti di lavoro, spiega uno studio.
I prezzi del gas in Europa hanno subito un’impennata negli ultimi 18 mesi. A causa dell’invasione russa dell’Ucraina, sono aumentati di oltre il 300% dal maggio 2021. I consumatori sono alle prese con bollette energetiche alle stelle e affrontano la prospettiva di prezzi ancora più alti il prossimo inverno, mentre il settore dei combustibili fossili registra profitti record. L’Unione Europea ha sottolineato la necessità di diversificare le importazioni di energia, soprattutto per Paesi, come l’Italia, che si affidano pesantemente al gas russo.
Le risposte a breve termine in Italia si sono concentrate sul garantire l’approvvigionamento di gas dal Nord Africa o sulla installazione di rigassificatori per importare gas naturale liquefatto da altri paesi. Ma uno studio pubblicato sul Journal of Cleaner Production dimostra che la strategia economicamente più valida sarebbe di passare rapidamente all’energia pulita, piuttosto che diversificare le fonti di energia da combustibili fossili.