Eravamo in 120 in Assemblea Nazionale!
Dal 19 al 21 Gennaio a Pavia eravamo in 120 a partecipare all’assemblea nazionale, da tutta Italia, da Venezia a Catania, eravamo al Liceo Copernico a discutere delle strategie future del movimento.
Tavoli di lavoro, plenarie, momenti di cura e condivisione, e infine l’immancabile corteo di celebrazione: la domenica mattina infatti abbiamo marciato per la mobilità sostenibile fino a piazza della Vittoria, senza dimenticarci l’importanza di ricordare alla cittadinanza che la mobilità passa dalla sicurezza delle strade! Ecco perché durante il corteo abbiamo deciso di tracciare con la vernice una pista ciclabile in via Cavallini, zona attraversata da studenti e studentesse che ogni giorno si trovano in grande difficoltà per mancanza di sicurezza di chi sceglie la mobilità sostenibile.
«Le elezioni sono in vista, – racconta Pietro Losio, 18 anni, attivista di Fridays for future Pavia – e la mobilità cittadina e la sicurezza stradale hanno bisogno di un cambio di rotta». La data scelta non è causale: martedì ricorreva il primo anniversario della morte di Daniele Marchi, maestro d’asilo travolto e ucciso il 23 gennaio in viale della Resistenza a Pavia.
«Da Pavia ripartono le attività del movimento per il 2024» «Noi eravamo il movimento che organizzava gli scioperi del venerdì – aggiunge Losio – cioè i cortei organizzati soprattutto dagli studenti. Ma nessun gruppo, al giorno d’oggi, è in grado di portare in piazza centinaia di persone con costanza: quei tempi non esistono più. Adesso si tratta di reinventarci, trovando nuove strategie per far arrivare alla gente il nostro messaggio. Non è cambiato: vogliamo che i governi facciano di più per contrastare la crisi climatica che stiamo vivendo, e che pregiudica il nostro futuro».
Ed è quello che abbiamo fatto, dopo un altro anno di lotta, arrivando a fine assemblea con una linea definita sulle prossime azioni che ci porteranno a rivolgerci ancora ai governi, ma soprattutto alle comunità.
Fridays for future è presente e attivo anche in Sicilia e Sardegna, rappresentate in Assemblea Nazionale da attiviste e attivisti che hanno raccontato le criticità di quei territori per i quali l’intero movimento lotta: «Il 70% della mia regione – ha sottolineato Mattia di Fridays For Future Catania – è a rischio desertificazione questo non vuol dire che ci sarà il deserto, vuol dire che c’è siccità, ondate di calore non c’è acqua e le persone muoiono di fame. La scorsa estate alcune persone sono morte perché nella mia città è mancata la luce: faceva così caldo che per una settimana ci sono stati incendi, i cavi della luce si sono fusi e non c’è stata neppure l’acqua perché le pompe idriche non funzionavano e le persone nelle case popolari erano in difficoltà. Mia nonna a 86 anni non ha avuto l’acqua per 5 giorni. E non è sempre stato così!».
Siamo un movimento nazionale, ma la nostra azione è sui territori.
Bisogna ripartire dalle comunità locali, ascoltare i bisogni dei territori, rientrare in contatto con le persone. Dietro le strategie di lotta politica, ci sono persone che vogliono cambiare il mondo per renderlo uno spazio di cura in cui tutti e tutte possiamo convivere e condividere.
Il cambiamento è un percorso collettivo. lottiamo insieme per la giustizia climatica.