La Corte Europea ci condanna per la qualità dell’aria

L’Italia è stata condannata perché per 10 anni non ha rispettato le direttive sull’inquinamento dell’aria. È stato accolto il ricorso della Commissione che ci aveva denunciati all’organo giuridico europeo già nel 2018. Le motivazioni sono che fin dal 2008 l’Italia ha superato “in maniera sistematica e continuativa” i valori limite di inquinanti quali PM10 e NOx. Inoltre, si segnala, la “mancata adozione di misure adeguate”.

L’Italia si è difesa segnalando la limitata estensione dell’area, si parla “solo” della Pianura Padana, infatti, e parlando di difficoltà tecniche e strutturali. La Corte però non ha accettato queste misere scuse.

Tuttavia non era la prima volta che venivamo sanzionati per la questione dell’inquinamento dell’aria. Infatti, nel 2014 siamo stati condannati per il superamento dei limiti di PM10 e nel 2015 per quelli di NO2.

Ma il problema dell’inquinamento ha delle conseguenze spaventose: in Italia si stima che ogni anno a causa dell’inquinamento atmosferico muoiano quasi 60.000 persone.

Anche su questo abbiamo un primato, secondo l’Air Quality Report l’area più inquinata d’europa nel 2019 è proprio la Pianura Padana.

Dopo dieci anni di inazione è ora che i Comuni e le Regioni interessate – e soprattutto il Governo – decidano di prendere dei provvedimenti e la smettano di trincerarsi dietro scuse come la “conformazione morfologica sfavorevole”.

Per approfondire:
Business Insider
Valori
European Environment Agency (EEA)

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