La COP30 non è solo nei palazzi: le soluzioni arrivano dalle strade e dai territori.

A Belém, la Marcia della Cúpula dos Povos porta le voci di indigen3, contadin3, lavorator3 e attivist3.

Un grido collettivo per un pianeta più giusto, perché il clima non aspetta.

La Cúpula dos Povos mostra che la lotta per il clima è anche lotta per i diritti, per il lavoro, per la sopravvivenza.

I Popoli Indigeni dell’America Latina hanno ribadito le loro rivendicazioni per questa COP30, tra cui:

• avanzare con la demarcazione delle terre indigene
• rispettare la consulta previa libera e informata
• incrementare i finanziamenti diretti
• riconoscimento del ruolo delle donne nella preservazione della cultura indigena
• basta all’uccisione dei difensori della #Terra

Inoltre nonostante questa #COP30 sia stata promossa come la COP dell’Amazzonia alle Popolazioni Indigene è riservato uno spazio marginale nei negoziati e non è dato loro diritto di voto.

Sosteniamo le proteste dei Popoli Indigeni!!!

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