La Commissione Europea ha ingaggiato ad aprile Blackrock, la più grande compagnia di investimenti al mondo, come consulente per gli investimenti sostenibili, in particolare sulle nuove regolamentazioni ambientali del Sistema Bancario Europeo.
Blackrock detiene quasi 6.000 miliardi di euro in investimenti, di cui oltre 80 miliardi di azioni di compagnie di combustibili fossili. E’ tra i primi 3 investitori delle 8 maggiori compagnie petrolifere mondiali – detiene quasi il 5% delle azioni di Chevron, ConocoPhilips, Exxon e molte altre -, ed è tra i primi 10 investitori di 12 delle più grandi banche del mondo.
Non ci sarà conflitto di interessi?!
Blackrock viene incaricato di offrire consulenza sulle restrizioni sui prestiti delle banche alle compagnie dei combustibili fossili. Ma allentare queste restrizioni porterebbe vantaggi economici a banche e compagnie, e quindi anche a Blackrock, che ne è azionista.
⁉️ Come possiamo credere che l’azienda non utilizzi questo ruolo per trarne vantaggi?
All’inizio dell’anno Blackrock aveva annunciato di disinvestire dalle compagnie dei combustibili fossili. Finora sono rimaste solo parole. L’azienda ha sempre ostacolato in ogni modo la lotta alla crisi climatica: negli ultimi 5 anni, nei consigli di amministrazione di cui fa parte, il gruppo ha votato contro l’80% delle mozioni degli azionisti per l’imposizione di maggiori tutele ambientali.
Finora, l’impegno “verde” di BlackRock è stato solo un’operazione di greenwashing, e le sue partecipazioni nelle aziende più inquinanti del mondo rimangono piuttosto concrete!
La nomina di BlackRock dimostra una profonda miopia, o, peggio, la volontà che nulla cambi.
I responsabili della crisi climatica non possono essere invitati a disegnare soluzioni: devono pagare per attuare quelle soluzioni che, già da anni, gli scienziati indicano chiaramente alla politica!