Nell’ultimo report dell’Agenzia europea dell’ambiente sulle città più inquinate d’Europa, basato sui livelli medi di pm 2.5 degli ultimi due anni e che consente di valutare la qualità dell’aria a lungo termini, non mancano alcune città italiane. Al secondo posto si trova Cremona, al quarto Vicenza e al nono Brescia.
Già nel 2020, una ricerca dell’Ispra sullo stato emissivo del nostro Paese ha stabilito che sono 35 i capoluoghi italiani a superare drasticamente i livelli consigliati di polveri sottili. A risultare la peggiore è stata Torino, con 98 giorni di sforamenti, seguita da Venezia e Padova. Tra le città del centro Sud, il primato spetta ad Avellino e Frosinone. Anche il confronto con i parametri dettati dall’OMS non è dei migliori: sono 60 le città italiane, pari al 62% del campione analizzato, che lo scorso anno hanno registrato una media annuale superiore ai 20 µg/mc di polveri sottili rispetto a quanto indicato.
Inoltre, stando ai dati dell’Aea, in Italia sono oltre 50mila le morti premature annuali dovute all’esposizione eccessiva a inquinanti atmosferici come le polveri sottili, ma queste sono solo la punta dell’iceberg dell’intersezione tra problemi sanitari e inquinamento atmosferico.
La causa sta nell’assenza di ambizione dei Piani nazionali e regionali e degli Accordi di programma che negli ultimi anni si sono succeduti e nel fatto che, pur di non prendere decisioni impopolari, gli obiettivi preposti sono stati puntualmente aggirati. A mancare è una pianificazione adeguata che potrebbe essere risolutiva e che incrocia due temi: la mobilità sostenibile e l’uso dello spazio pubblico e della strada. Interventi ad hoc – come una pianificazione integrata di mezzi di trasporto, app e sistemi per l’infomobilità, nuove piste ciclabili e pedaggi – se integrati con altre misure riguardanti i settori del riscaldamento e dell’agricoltura, quali ad esempio l’efficientamento energetico delle strutture e aiuti europei alla piccola agricoltura, possono produrre benefici immediati e a lungo termine.
In collaborazione con @thevision