Il rigassificatore di Piombino

Abbiamo partecipato anche noi alla manifestazione nazionale a Piombino contro il rigassificatore.

Prima dell’invasione in Ucraina l’Italia è stata tra le più grandi compratrici di gas russo, finanziando un regime dittatoriale.

Oggi, con la scusa della guerra, quegli stessi interessi economici si sono spostati verso altri continenti, in particolare gli Stati Uniti per il GNL (Gas Naturale Liquefatto) e l’Algeria, ma la matrice resta fossile.

Investire in simili infrastrutture significa far gravare il peso delle scelte politiche sulla popolazione locale in termini di salute e sulla popolazione italiana in termini economici.

Sono anni che lo stato disattende i piani di riconversione energetica per puntare su risorse che non assicurano un futuro alle prossime generazioni.

La classe politica è del tutto impreparata alla transizione energetica e sta scaricando i costi e le conseguenze sulla popolazione.

Stop gas, basta bugie!

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