Il dubbio amletico di ogni attivista

Per anni ci hanno consigliato di attivarci nel nostro piccolo per fare la differenza: riciclare, usare la borraccia, non sprecare l’acqua…

Una narrativa che ha distolto l’attenzione da chi è maggiormente e realmente responsabile della crisi climatica: aziende inquinanti, i governi che le assecondano, banche e istituti che le finanziano…

È altrettanto controproducente pensare che le nostre azioni siano inutili, perché di fronte a una crisi planetaria accresce il nostro senso di impotenza e ansia climatica.

Ognun_ di noi può fare la differenza, è così!

Ma dobbiamo capire quali sono le azioni (individuali) che possono realmente cambiare le cose, come ad esempio: dare forza a mobilitazioni di massa per costringere le istituzioni a decidere per il bene di molt_ e non gli interessi economici di poch_; dare voce a chi lotta in prima persona per difendere i territori, a partire dalle popolazioni MAPA (most affected people and areas); risvegliare la coscienza di chi ci è vicino, spronarl_ ad attivarsi; sentire l’urgenza e la necessità del cambiamento, pretendere arrivi nella nostra scuola, nel nostro ambiente lavorativo, in famiglia, ovunque!

La crisi climatica investe ogni cosa, e così la volontà di arrestarla può insinuarsi in ogni luogo, discorso, azione, progetto.

È vero, ci sono azioni individuali che fanno la differenza, ma sono quelle che uniscono decine, centinaia, migliaia, milioni di persone

 

Illustrazione di @mangia.sogni.

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