Il 3 maggio è stata la giornata mondiale della libertà di stampa.
Minacce, censure e violenze nei confronti di giornalisti ambientali sono a livelli inquietanti anche qui in Europa. Per questo motivo, venti organizzazioni hanno scritto una lettera alla Commissione europea per bloccare le continue azioni legali intimidatorie da parte delle aziende del fossile contro giornalist_ e attivist_.
Nella lettera c’è anche un esempio tutto italiano, ovvero la causa intentata da ENI – società partecipata dallo Stato italiano – nei confronti del Fatto Quotidiano. ENI, infatti, lo scorso dicembre ha avanzato una richiesta di 350 mila euro di danni al quotidiano in relazione a 29 articoli scritti sull’azienda, chiedendo inoltre la rimozione degli articoli in questione dal proprio sito.
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