3.4.5 dicembre 2021, Brescia
A 2 anni di distanza dall’ultimo ritrovo nazionale, Fridays for Future Italia si ritrova in presenza a Brescia per un incontro nazionale di formazione.
Negli ultimi, intensi mesi ci sono state moltissime tappe: la preCOP a Milano, ospitata dall’Italia, il G20 a Roma e una COP26 a Glasgow che è stata un fallimento nell’allineare il mondo con l’obiettivo di +1,5°C – la soglia sicura che la scienza ci chiede da anni di rispettare per evitare il collasso climatico.
Brescia è una delle aree più inquinate d’Europa nel cuore della pianura Padana, e con le più alte concentrazioni di PM2.5 secondo IS-Global, causate dalla somma di trasporti, emissioni industriali, riscaldamento e agricoltura/allevamento intensivi.
“Sarà un momento di ritrovo dopo questi mesi per capire le ultime evoluzioni, imparare, e anche per confrontarci su come continuare a mobilitare milioni di persone per cambiare questo sistema.” spiega Laura Vallaro.
Le 48 ore cominceranno il venerdì sera con una conferenza, dalle ore 21, presso l’Aula Magna del Polo di Ingegneria in via Branze. Ad aprire i saluti del Rettore dell’Università degli Studi di Brescia, Maurizio Tira, presidente della Società degli Urbanisti Italiani, assieme a Gianluca Ruggieri, fondatore della prima cooperativa energetica italiana ènostra, a Anna Fasano, presidente di Banca Etica, e Francesca Bellisai, del climate think tank ECCO.
I giorni successivi invece ci saranno gruppi di lavoro tra attivisti, esperti del tema, racconti dai territori e tavoli di discussione per avere più chiare le urgentissime sfide, e ancora di più in che modo cambiare questo sistema.
Proprio in questi giorni in UE si sta approvando la tassonomia degli investimenti, con il rischio concreto che le lobby del gas facciano passare questo combustibile fossile come “green”, e quindi finanziabile con i fondi PNRR. Proprio su questo tema verrà organizzato il #ClimateStrike nazionale a Brescia venerdì 3 dicembre, in Largo Formentone.