Ecco il documento che abbiamo letto in occasione dell’incontro Clean Air Dialogue, tenutosi oggi a Torino alla presenza del Ministro Costa, del Premier Conte, del Commissario europeo per l’ambiente Villa e del Presidente della conferenza Stato-Regioni Bonaccini.
L’aria. Una compagna che ci assiste dai primi istanti della nostra vita. L’aria pulita ci dona la vita, l’aria inquinata ce ne priva. Chi vive in zone inquinate non sceglie l’aria che respira, gli viene imposta, ed è per questo che è un problema di tutti noi, qualsiasi sia la nostra età e la nostra professione. Nessuno escluso. Dopotutto l’inquinamento atmosferico è il principale fattore di rischio ambientale per la salute in Europa, riducendo la durata di vita delle persone e contribuendo alla diffusione di gravi patologie. Si dice spesso che dobbiamo combattere l’inquinamento per il nostro futuro, ma non è più vero: è necessario combatterlo per il nostro presente. Ogni anno, l’inquinamento atmosferico causa 450.000 morti premature in Europa, di cui 87.000 in Italia.
L’aria è un bene di tutti, e non possiamo accettare che ci venga sottratto per il profitto di pochi
A lungo abbiamo finto che l’inquinamento fosse una necessità dello sviluppo, ma ora non possiamo più vivere in un mondo miope, in cui fingiamo che tematiche come la qualità dell’aria e l’emergenza climatica non ci riguardino, poiché le loro conseguenze si contano nel numero di persone morte, che non hanno valore economico.
Ed è per questo che noi di Fridays For Future scendiamo in piazza ogni venerdì, e continueremo finché non vedremo azioni concrete, poiché le parole non ci salveranno.
Ispirati da Greta Thunberg, non abbiamo più paura di reclamare il nostro futuro e di urlare a gran voce chi sono i responsabili della più grave crisi mai affrontata dall’umanità.
Non c’è alcuna giustificazione per chi volta le spalle alla scienza, condannando a morte milioni di persone. Ogni collettività, in ogni luogo del pianeta deve avere la garanzia di ottenere dai mass media e dai social network informazioni basate sulle evidenze scientifiche validate a livello internazionale, condannando atti di distorsione della realtà da parte di chi cerca solo audience e consenso politico.
Un primo passo fondamentale è che il governo e tutte le istituzioni nazionali e locali dichiarino l’emergenza climatica, ecologica ed ambientale. Sappiamo che dichiararla non è vincolante dal punto di vista giuridico, ma dovrà rendere le persone consapevoli e soprattutto far nascere in voi, la classe dirigente, una responsabilità non solo politica, ma soprattutto personale ed umana, perché dalle vostre scelte dipenderanno milioni di vite.
Maggiore è il vostro incarico, maggiore è la responsabilità di cui noi vi investiamo.
Siete i nostri Leader, ed è solo agendo che guadagnerete la nostra fiducia, il nostro sostegno e la nostra stima come esseri umani. Agendo nel nome della giustizia climatica, non con i sorrisi e con le strette di mano.
Siamo di fronte ad una estinzione di massa, di fronte alla più grande emergenza climatica ed ambientale di origine antropica di sempre, e dobbiamo anche avere paura dell’aria che respiriamo. Non credete sia ora di muoverci?
Noi siamo pronti a cambiare il destino dell’umanità. Voi da che parte volete schierarvi?
Sta a voi decidere se essere ricordati nella storia come coloro che hanno salvato la società umana, o come coloro che l’hanno definitivamente condannata. Ricordatevi solo, che quella storia saremo noi giovani a scriverla, e abbiamo le idee molto chiare su quale debba essere il finale.
Grazie.
Fridays For Future Italia