Ciao Sasha.
Ma soprattutto, grazie.
Grazie per essere stato insieme a noi nella lotta contro la crisi climatica.
Grazie per essere stato anche tu un essenziale ingranaggio della macchina del cambiamento.
Grazie per le tue parole e per le tue idee, per la tua voglia di fare, per l’ amicizia. La Terra ti è grata, noi ti siamo grati.
Resterai sempre al nostro fianco, e continuerai a marciare con noi ad ogni corteo e ad ogni battaglia che porteremo. Tu sarai lì, sempre.
Che la terra ti sia lieve.
Di seguito il testo della canzone:
“Mamma mamma, guarda cos’ho trovato / una foto di tu e papi distesi su un prato / e allora io mi chiedo queste foglie dove sono / se quando vado a scuola io proprio non le trovo / la domanda mi devasta / forse nient’altro resta / che dire la verità a un bambino che non sa cosa in futuro gli accadrà / come posso dire a mio figlio bravo se so che potrebbe essere l’ultimo bacio / viviam con delle bombole attaccate nella testa / perché quell’aria fredda ormai più non ci accarezza / l’ossigeno è finito, questa è la verità / è pieno ghiacciai, nel giornalino della domenica. / Sono stato a guardare, me lo ripeto ogni secondo, guardare animali morti con la plastica nel collo. / Questa terra, ormai detta sfera spenta non mi da più certezza mi rende solo più attenta / ma ormai, la vendetta della terra è questa. / L’abbiamo massacrata a suon di edifici / ma non ci importava eravam così felici. / Figlio mio, che vuoi che ti dica i potenti non ci hanno mai ascoltato / ma che frega a loro se il mio prato è consumato.”