Il Blackn[è]ss festival si è tenuto a Milano dal 6 all’8 ottobre. Tre giorni di rielaborazione dell’universo afrodiscendente, attraverso musica, arte e tavole rotonde per riflettere sul concetto di nerezza, secondo un percorso di decolonizzazione del linguaggio.
La crisi climatica e ecologica é anch’essa un problema di razzismo in quanto razzista il sistema che l’ha creata gettando radici nell’idea che alcune persone e territori valgono meno di altre e quindi si possono sacrificare. Pozzi di estrazione di petrolio, miniere di carbone o di cobalto, estrazione e deforestazione possono avvenire calpestando i diritti di persone e popolazioni che si ritiene siano sacrificabili. Se vogliamo veramente affrontare le crisi in cui ci troviamo serve che ne smantelliamo le radici più profonde.
In più, per cambiare questo sistema e porre fine al colonialismo climatico serve unirci, creare relazioni e alleanze. Serve prendere consapevolezza del nostro privilegio di persone che vivono nel nord globale e agire.
Ma soprattutto lottare insieme alle persone e i territori più colpiti (most affected people and areas – MAPA) non può più essere solo uno slogan ma deve diventare una pratica quotidiana.
Diffondiamo e chiediamo di diffondere la raccolta fondi del Blackn[è]ss Fest, che ancora ha bisogno di un po’ di supporto per le attività che ha preparato! Puoi anche seguire il loro percorso e partecipare alle altre iniziative.