Nel report pubblicato poche settimane fa dall’UNFCCC – la sezione delle Nazioni Unite che si occupa di cambiamenti climatici – dimostra che i governi non sono minimamente vicini all’obiettivo vitale di limitare il riscaldamento globale a 1.5° C rispetto ai livelli pre-industriali
Nel 2015 la firma degli Accordi di Parigi affermava la volontà di ridurre del 45% le emissioni di CO2 entro il 2030. E del 100% al 2050
Cinque anni dopo, i piani dei governi per ridurre le proprie emissioni (che vengono chiamati NDCs e sono stabiliti su base volontaria) permetteranno tutti insieme di raggiungere una riduzione delle emissioni… INFERIORE ALL’1 PER CENTO. Un risultato assolutamente inaccettabile secondo tutti i parametri scientifici!
Come afferma l’UNFCCC, il problema è che solo DUE tra i 18 maggiori emettitori al mondo hanno presentato un piano aggiornato. Dei restanti 16 governi, alcuni hanno presentato piani con un aumento molto basso del loro livello di ambizione, mentre altri non hanno nemmeno presentato i loro piani.
Sottoscriviamo le parole di Greta: “finché tutto ciò non domina le prime pagine dei giornali, non abbiamo alcuna possibilità di raggiungere gli obiettivi dell’accordo di Parigi e quindi di assicurare le future condizioni di vita dell’umanità.”