L’acqua andrebbe amministrata in maniera partecipata, secondo criteri di equità e giustizia sociale.
A dieci anni dal Referendum per l’acqua tuttavia le privatizzazioni sono aumentate e si rinforzeranno con i fondi europei del PNRR.
Solo quattro società multiservizi controllano quasi tutta l’acqua in Italia: Acea, A2a, Hera, Iren.
La gestione privata ha fatto lievitare il costo in bolletta senza un miglioramento del servizio e il 47,6% dell’acqua si disperde a causa della mancata manutenzione.
E intanto 2 miliardi di persone al mondo non hanno accesso all’acqua potabile!
Speculare sull’acqua non ne garantisce la disponibilità né per qualunque persona, in base alle condizioni economiche, né per le generazioni future.
Venerdì 11 e sabato 12 giugno scendiamo in piazza per chiedere ancora il riconoscimento dell’acqua come Bene Comune!
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