In questo periodo abbiamo sentito dire che la transizione ecologica è una priorità per il nostro paese. Che la ripartenza deve essere “sostenibile”. Ma quando passiamo ai fatti, stiamo ancora andando nella direzione sbagliata.
Non ci servono più vuote promesse e obiettivi di riduzione delle emissioni pieni di scappatoie e lontani nel tempo, tra 10, 20 anni.
Le persone stanno già morendo e soffrendo a causa della crisi climatica. Oggi.
E questo non accenna a diminuire, visto che le emissioni stanno riprendendo a salire a ritmi spaventosi e le azioni necessarie non si vedono praticamente ovunque.
Abbiamo bisogno che i piani per il Recovery Fund vengano usati per far ripartire il paese affrontando la crisi climatica ed ecologica, e se a parole può sembrare così, sta accadendo il contrario. La transizione ecologica è solo una piccola parte del piano, piena di scappatoie e definizioni creative.
C’è un abisso tra quello che le persone in carica dicono che fanno e le azioni che realmente attuano. E c’è un divario tra quello che viene attuato e quello che la scienza dice che è necessario per affrontare la crisi climatica. Questo abisso si sta allargando di minuto in minuto.
Questo non è un gioco.
Non possiamo giocare con i numeri o con le parole, con la natura. Non ci casca.
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Fonte: ECCØ Energy and Climate Change think tank.
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