La scorsa settimana si è svolta l’assemblea degli azionisti di SNAM. Per il quarto anno di fila l’incontro si è tenuto a porte chiuse, impedendo a organizzazioni e attivistə impegnatə nell’azionariato critico di partecipare e porre le proprie domande agli azionisti Snam.
Dei 10 miliardi di euro complessivi previsti nel nuovo piano strategico 2022-26, 9 miliardi saranno investiti in nuove infrastrutture per il gas, anche grazie a fondi pubblici legati al PNRR e al RePower EU.
Già prima dell’assemblea, Snam aveva confermato il piano di costruire 2 terminal e 3 mini-dorsali del gas in Sardegna, nonostante la chiara bocciatura arrivata da ARERA,l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente, e le proteste della popolazione contro un progetto che condannerà l’isola a una nuova dipendenza dai combustibili fossili, dopo quella del carbone.
E il tutto in assenza di una valutazione comparata con prezzi di mercato attuali che dimostrino i vantaggi di questo progetto rispetto a un passaggio alla piena elettrificazione da fonti rinnovabili.
Post in collab con: Fridaysforfuture_cagliari