La decisione del governo britannico di aumentare il livello di repressione delle proteste climatiche, con l’introduzione di nuove pene per i manifestanti sta facendo discutere.
In particolare, gli attivisti per i diritti umani lo ritengono un vero e proprio affronto alla democrazia, indegno per una nazione liberale e democratica come il Regno Unito.
Se a questo si aggiungono le misure preventive, che prevedono pesanti restrizioni per gli attivisti e la possibilità di stroncare le proteste sul nascere, è legittimo pensare che il diritto di protesta sia in pericolo.
Stroncando queste azioni con metodi di lotta al terrorismo, si avranno pesanti ripercussioni su quello che fino ad oggi conosciamo come l’attivismo per il clima.
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• Articolo in collaborazione con @near.ita