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NEL CANAL GRANDE DI TRIESTE CONTRO CRISI ECO-CLIMATICA E CONFINI

Ieri due persone di Extinction Rebellion e Fridays For Future sono entrate nel Canal Grande di Trieste in piena Barcolana con uno striscione con su scritto “La Barca Affonda, Crisi Climatica = Migrazioni” per denunciare i rapporti della Barcolana con aziende fossili e belliche, e rilanciare la manifestazione transfrontaliera che si terrà questo 26 ottobre tra Gorizia e Nova Gorica contro crisi eco-climatica e confini.

Collegare frontiere, clima e migrazione: un campanello d’allarme per un’azione urgente. Con il corteo del 26 ottobre vogliamo immaginare un nuovo mondo incentrato non sul profitto, ma sul benessere, sulla giustizia, sull’uguaglianza e sulla parità di diritti per tutti e tutte.

Unisciti al corteo il 26 ottobre e fai sentire la tua voce.

🛑 PIÙ INFO SUL CORTEO DEL 26
ANCORA IN PIAZZA

🌱 Lo scorso 11 ottobre eravamo ancora in piazza in tutta Italia.
Ecco alcune delle città che hanno organizzato scioperi, cortei, presidi o eventi per la giornata nazionale per la giustizia climatica.

📣 Scrivici nei commenti e attivati direttamente con il Gruppo Locale più vicino a te!
È fondamentale attivarsi localmente per permettere di raggiungere capillarmente tutte la parti di Italia.

📌 Per più informazioni contattaci lasciando un commento qua sotto!

#FridaysForFuture #climatestrike #climatejustice
I ministri della guerra di Canada, Francia, Germania, Giappone, Italia, Regno Unito, Stati Uniti saranno nella nostra città sequestrando ancora una volta piazza del Plebiscito e palazzo Reale.
La spesa militare dei paesi del G7 è salita a 1,2 trilioni di dollari lo scorso anno. Non si è mai speso così tanto per la guerra e, di conseguenza, la guerra dilaga ovunque. Dal sostegno indiscusso alla furia genocida di Israele contro i palestinesi e ora anche verso il Libano, con un numero di vittime tra donne e bambini che non si vedeva da decenni, alla continua crescita della spesa militare per la vittoria militare totale per l’Ucraina che sta producendo, secondo le ultime stime, più di un milione di morti e feriti tra russi e ucraini, una cosa è chiara: non c’è nessuna difesa della democrazia in gioco, c’è solo la difesa del loro imperialismo, della supremazia, del comando del mondo.
La terza guerra mondiale a pezzi è già un conflitto globale che arriva anche nelle nostre società. Se la guerra esterna serve a difendere gli interessi economici dei grandi monopoli occidentali, se la vendita delle armi serve ad aumentare un’industria che ha bisogno di giustificarsi con la costante creazione del nemico identificando come tale anche chi fugge con mezzi di fortuna dalla miseria e dalle bombe, la guerra interna serve a disciplinare e a impedire qualsiasi forma di dissenso.
L’agenda del governo Meloni, che si prepara a varare la legge di bilancio, continua a imporre l’economia di guerra tagliando spesa sociale, mentre la spesa militare dovrà superare i quattro miliardi come chiesto dalla NATO e continua a rinviare un impegno serio per una vera transizione dal fossile e gli interventi di sicurezza necessari per i nostri territori di fronte ai cambiamenti climatici.
Per alimentare un clima di paura, per evitare ogni forma di dissenso, con il dl 1660 si prepara il più grande attacco alla libertà di protesta della storia della Repubblica. Si vuole colpire chiunque osi alzare la testa.
Noi non ci stiamo. Sappiamo che possiamo proteggerci solo insieme dalla furia violen- ta di questi signori e che abbiamo il diritto di difenderci. Sappiamo che non siamo deboli come vogliono farci credere per tenerci buoni, ma che abbiamo una forza enorme da ricostruire e riconnettere.
Ogni giorno difendiamo con gesti singoli e collettivi un’altra umanità, creiamo e costruiamo comunità solidali, difendiamo i nostri territori dalla speculazione e i nostri corpi dallo sfruttamento.
“Fermare la speculazione che accade in fabbriche come questa”
...

Cosa puoi fare?

💥💥💥Sopra ogni altra cosa, se puoi, partecipa! Tieniti libera/o domenica 17 novembre. Sarà rabbia o festa.

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