OCCUPATO IL TETTO DELL’OVAL
🪐 Questa mattina, cinque attiviste di Extinction Rebellion e Fridays For Future Italia hanno occupato il tetto dell'Oval di Torino.
Imbragate e in sicurezza si sono appese a decine di metri da terra. Sotto di loro, una delle più grandi fiere mondiali del settore aerospaziale e della difesa.
"Ci troviamo in un momento storico in cui le alluvioni, le tempeste, le ondate di calore provocano sempre più vittime. Anche qui, in Italia, in Piemonte” riporta Mang. “Non è più accettabile che banche e governi continuino a investire denaro nella direzione opposta, in guerre distruttive e in progetti di colonizzazione di altri ambienti terresti"
È il momento di urlarlo, tutte insieme. Nelle scuole, nelle università, nelle piazze di ogni città. Se necessario, anche sul tetto degli edifici.
Rompiamo il silenzio. Ribelliamoci per la vita.
🪐 Questa mattina, cinque attiviste di Extinction Rebellion e Fridays For Future Italia hanno occupato il tetto dell'Oval di Torino.
Imbragate e in sicurezza si sono appese a decine di metri da terra. Sotto di loro, una delle più grandi fiere mondiali del settore aerospaziale e della difesa.
"Ci troviamo in un momento storico in cui le alluvioni, le tempeste, le ondate di calore provocano sempre più vittime. Anche qui, in Italia, in Piemonte” riporta Mang. “Non è più accettabile che banche e governi continuino a investire denaro nella direzione opposta, in guerre distruttive e in progetti di colonizzazione di altri ambienti terresti"
È il momento di urlarlo, tutte insieme. Nelle scuole, nelle università, nelle piazze di ogni città. Se necessario, anche sul tetto degli edifici.
Rompiamo il silenzio. Ribelliamoci per la vita.
FUORI ENI E LEONARDO DALLE UNIVERSITÀ!
💥 A NAPOLI OCCUPATA L'AULA LEOPOLDO MASSIMILLA!
Oggi a Napoli era previsto un incontro all'Università Federico II.
Un incontro di presentazione di ENI, che si presentava come capofila della decarbonizzazione.
Farebbe ridere, se non facesse piangere: una delle "7 sorelle" - così vengono chiamate le 7 multinazionale del fossile più ricche ed al tempo stesso più inquinanti al mondo - non può di certo presentarsi come sostenibile agli occhi delle comunità studentesche!
La pensano così anche a Napoli, dove attivist3 di Fridays Forfuture Mapoli e Lea Climax insieme alla Rete Studentesca Palestina Napoli oggi hanno bloccato l'aula dove il convegno targato cane a sei zampe si sarebbe dovuto tenere, organizzando una contro-conferenza per riappropriarsi dei saperi ancora troppo "inquinati" dai combustibili fossili.
📣 Non è la prima volta che accade: più volte la Federico II ha deciso di intrattenere alla luce del sole non soltanto rapporti con le aziende inquinanti, di cui ENI è l'eccellente rappresentante, ma anche con la Leonardo che con le sue armi in questo momento contribuisce al massacro di civili in territorio palestinese ad opera dell'esercito israeliano.
Sembra quasi di giocare ad "unisci i puntini": quello stesso Roberto Cingolani - o CingolENI? - che non mosse un dito da ministro della transizione ecologica verso le nostre istanze di contrasto alla crisi climatica è oggi amministratore delegato di Leonardo Spa.
Da qui ci poniamo una domanda: Il futuro della decarbonizzazione e della transizione ecologica è oggi nelle mani di bugiardi e finanziatori di armi? Ai posteri l'ardua sentenza.
🔥 Intanto, ci uniamo al grido dell3 attivist3 di Napoli: Palestina libera, fuori ENI e Leonardo dalle nostre università!
💥 A NAPOLI OCCUPATA L'AULA LEOPOLDO MASSIMILLA!
Oggi a Napoli era previsto un incontro all'Università Federico II.
Un incontro di presentazione di ENI, che si presentava come capofila della decarbonizzazione.
Farebbe ridere, se non facesse piangere: una delle "7 sorelle" - così vengono chiamate le 7 multinazionale del fossile più ricche ed al tempo stesso più inquinanti al mondo - non può di certo presentarsi come sostenibile agli occhi delle comunità studentesche!
La pensano così anche a Napoli, dove attivist3 di Fridays Forfuture Mapoli e Lea Climax insieme alla Rete Studentesca Palestina Napoli oggi hanno bloccato l'aula dove il convegno targato cane a sei zampe si sarebbe dovuto tenere, organizzando una contro-conferenza per riappropriarsi dei saperi ancora troppo "inquinati" dai combustibili fossili.
📣 Non è la prima volta che accade: più volte la Federico II ha deciso di intrattenere alla luce del sole non soltanto rapporti con le aziende inquinanti, di cui ENI è l'eccellente rappresentante, ma anche con la Leonardo che con le sue armi in questo momento contribuisce al massacro di civili in territorio palestinese ad opera dell'esercito israeliano.
Sembra quasi di giocare ad "unisci i puntini": quello stesso Roberto Cingolani - o CingolENI? - che non mosse un dito da ministro della transizione ecologica verso le nostre istanze di contrasto alla crisi climatica è oggi amministratore delegato di Leonardo Spa.
Da qui ci poniamo una domanda: Il futuro della decarbonizzazione e della transizione ecologica è oggi nelle mani di bugiardi e finanziatori di armi? Ai posteri l'ardua sentenza.
🔥 Intanto, ci uniamo al grido dell3 attivist3 di Napoli: Palestina libera, fuori ENI e Leonardo dalle nostre università!
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Ieri, sette persone hanno occupato il tetto dell’edificio in cui si stava tenendo la più grande convention internazionale su aerospazio e difesa, per appendere uno striscione e alcune bandiere della pace.
Nove persone sono state portate in questura, denunciate e quattro di loro espulse da Torino da 1 a 2 anni.
Essere denunciate per violenza privata per aver contestato gli investimenti di banche e governi in armi e combustibili fossili, fa quasi sorridere.
Essere espulsi da ogni città in cui non si è residenti perché considerati “soggetti pericolosi” è un gravissimo attacco ai principi costituzionali su cui si basa la nostra democrazia.
Nel frattempo, dal tetto dell’Oval, ci arriva un grido di amore e rabbia.
- @xrtorino @fridaysforfuture_torino @xritalia @fridaysforfutureitalia
Aiutaci a sostenere le spese legali, se puoi.
👉 Clicca sul link SOSTIENICI
Nove persone sono state portate in questura, denunciate e quattro di loro espulse da Torino da 1 a 2 anni.
Essere denunciate per violenza privata per aver contestato gli investimenti di banche e governi in armi e combustibili fossili, fa quasi sorridere.
Essere espulsi da ogni città in cui non si è residenti perché considerati “soggetti pericolosi” è un gravissimo attacco ai principi costituzionali su cui si basa la nostra democrazia.
Nel frattempo, dal tetto dell’Oval, ci arriva un grido di amore e rabbia.
- @xrtorino @fridaysforfuture_torino @xritalia @fridaysforfutureitalia
Aiutaci a sostenere le spese legali, se puoi.
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🇮🇱 A poco più di due mesi dall’inasprimento dell’occupazione Israeliana ai danni del popolo Palestinese, le posizioni espresse dai singoli Stati occidentali rispetto al massacro in atto restano condizionate dagli interessi economici presenti nell’area.
💸 La scoperta del Gas al largo delle coste del Levante ha consolidati ancor di più i rapporti tra Europa e Israele, in particolare attraverso le italiane Eni e Snam.
🤝 Questo intreccio è il risultato della collaborazione tra i governi favorevoli alle economie del fossile, anche a costo del sostegno a regimi e governi criminali.
👆Leggi il post per approfondire!
post in collaborazione con @chronocol
💸 La scoperta del Gas al largo delle coste del Levante ha consolidati ancor di più i rapporti tra Europa e Israele, in particolare attraverso le italiane Eni e Snam.
🤝 Questo intreccio è il risultato della collaborazione tra i governi favorevoli alle economie del fossile, anche a costo del sostegno a regimi e governi criminali.
👆Leggi il post per approfondire!
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La scelta di svolgere la 28esima Conferenza sul Clima -che dovrebbe discutere di come abbattere le emissioni- nel paradiso dei combustibili fossili, la dice lunga.
⚠️ Tra politici che passano più tempo sui propri jet privati che nei negoziati, spiccioli gentilmente offerti dal ricco occidente per i Paesi più poveri e multinazionali del fossile che preservano i propri affari, la COP è un rituale vuoto.
Meno parole, più fatti!
• In collaborazione con CambiaMemento Climatico
⚠️ Tra politici che passano più tempo sui propri jet privati che nei negoziati, spiccioli gentilmente offerti dal ricco occidente per i Paesi più poveri e multinazionali del fossile che preservano i propri affari, la COP è un rituale vuoto.
Meno parole, più fatti!
• In collaborazione con CambiaMemento Climatico